Parioli è il secondo quartiere della città di Roma, facente parte del II Municipio. Sorge sulla destra della Via Flaminia, confinante con l’omonimo quartiere capitolino. Si distingue dagli altri quartieri perchè ha sempre ospitato una popolazione di elevato ceto sociale, testimoniato dalle abitazioni presenti.
L’origine del nome
- Secondo alcuni, il nome deriva da un gruppo di colline tufacee chiamate “Monti Parioli”;
- Stando ad altri pareri, invece, il nome potrebbe derivare da Pelaioli o Peraioli, in virtù delle coltivazioni di peri che si trovavano sul territorio.
Nascita del quartiere Parioli
Una volta che Roma è diventata Capitale del Regno d’Italia, nascono da subito dei nuovi quartieri, tra cui il quartiere Parioli. Quest’ultimo è nato nel 1911 e istituito nel 1921.
In quegli anni lo sviluppo del quartiere è stato legato all’urbanista Edmondo Sanjust di Teulada. Nel 1909 stabilisce che il quartiere ospiterà soltanto ville e villini con dei grandi giardini, a discapito dei grandi edifici.
Il progetto di Teulada non andò in porto per via di alcuni regolamenti edilizi degli anni ’20 (1922).
Con l’insediamento del regime fascista i Parioli sono diventati una zona aristocratica, destinata alla scala gerarchica del regime, oltre ad aver già ospitato diversi nobili e i Savoia.
I Parioli e le influenze artistiche
Nei secoli scorsi le strade dei Parioli erano dei sentieri che correvano tra le mura di cinta che proteggevano le vigne e le ville dei personaggi illustri. Tali mura erano le cosiddette “strade murate“.
Il quartiere Parioli è stato completato negli anni ’50, grazie anche al boom economico, che ha portato alla crescita della domanda di case.
In occasione delle olimpiadi del 1960 sono state realizzati diversi impianti sportivi, dando vita a Corso Francia.
Un ulteriore ampliamento del quartiere è avvenuto grazie al piano regolatore del 1965, consentendo un aumento delle superfici e dei volumi del 30%. Volume incrementato fino al 100% grazie alla demolizioni e alle successive ricostruzioni.
Un tour ai parioli
Tra alcune strade del quartiere è possibile osservare la storia più antica dei Parioli, risalente ad epoche romane ed antecedenti.
Si trovano, infatti, i reti dell’antica città Sabina Antemnae, la villa romana dell’Auditorium e le Catacombe dei Giordani e Sant’Ilaria.
All’interno di questo quartiere possiamo osservare diversi stili artistici, tra cui la Chiesa di S. Bellarmino, architettura neomedievale di Clemente Busiri Virci. Questo stile rappresenta uno dei primi tentativi di semplificare le linee, i volumi, e l’utilizzo dei materiali dell’architettura religiosa romana.
Gli elementi compositivi, infatti, si basano sull’ottagono, legato al simbolismo teologico. I Mosaici, presenti all’interno della chiesa, sono realizzati da Renato Tomassi.
Il linguaggio dell’artista è caratterizzato da tensione lineare e capacità analitica del tutto originale, linguaggi che lo hanno reso il principale seguace romano dei tedeschi Greiner e Lipinsky.
Il Teatro Parioli è stato costruito da Giosuè Borsi ed inizialmente era destinato all’utilizzo di sala cinematografica.
Nel 1958 è diventato un teatro di prosa, raggiungendo il successo grazie ad artisti del calibro di Alighiero Noschese, Elio Pandolfi ed Antonella Steni. Nel 1988 Maurizio Costanzo diventa il direttore artistico del teatro, portando su quel palco i più grandi talenti della comicità made in Italy, tra cui Giobbe Covatta, Vincenzo Salemme e molti altri.
La chiesa del Sacro Cuore Immacolato di Maria si trova in Piazza Euclide. E’ stata progettata da Armando Brasini le 1923 ed eretta nei primi anni ’50. All’interno possiamo osservare una croce greca inscritta in un cerchio, ripropone temi del repertorio barocco.
Nel battistero, infine, vi sono 9 grandi tele di Gregorio Scillitan, espressioni del suo realismo magico.
Antiquariato ai Parioli: dove vendere e comprare arredo antico
Essendo uno dei quartieri più antichi Roma non è raro trovare dei mobili o oggetti di antiquariato nelle case di un quartiere nato agli inizi del ‘900.
Cosa fare in questi casi?
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