Pittore di origini abruzzesi, fin dagli anni dell’infanzia mostra una personalità dinamica e curiosa.
Studia all’Accademia di Belle Arti di Napoli dove viene notato da Filippo Palizzi, che in quel periodo frequentava la città partenopea.I primi quadri di Michetti hanno una spiccata nota naturalistica, un certo realismo visionario ispirati dall’Abruzzo rurale e dalla sua natura incontaminata.
Già tra il 1872 e il 1875 espone al Salon di Parigi dove ottiene un discreto successo.Tuttavia la consacrazione nell’olimpo degli artisti del periodo avviene nel 1877 anno in cui viene esposto il “corpus domini”, successivamente acquistata da Guglielmo II di Germania. Questo quadro, con influenze stilistiche che ricordano l’opera del catalano Mariano Fortuny, è però rivoluzionario nello stile tanto che Gabriele D’Annunzio lo definì “arte nuova”.
Le opere successive consolidano il successo di Michetti e segnano un’evoluzione nell’arte del pittore, che si lascia influenzare dall’impressionismo e si dedica sempre maggiormente alla fotografia.
Quest’ultima è per l’artista uno strumento potente ed efficace, atto a fornire l’istantanea del reale che poi viene riportata sulla tela.
L’amicizia con D’Annunzio lo porta a frequentare l’ambiente artistico del periodo e a realizzare quadri come “la figlia di Iorio” da cui lo scrittore trasse ispirazione per la sua omonima opera teatrale.
Il cenacolo michettiano e la “partecipazione” politica
Francavilla al Mare, luogo dove Michetti risiede, diventa un polo di attrazione per artisti dell’epoca.
Nel cosiddetto convento Michetti avvengono riunioni di intellettuali ed artisti, nascono sodalizi duraturi come quelli tra Michetti, D’Annunzio e il compositore Francesco Paolo Tosti; si scrive, si dipinge e soprattutto si discute.
Nel 1903 Michetti viene scelto dalla regina Elena del Montenegro per produrre alcuni bozzetti per una serie di francobolli. Il suo lavoro viene usato pochi anni dopo per emettere un francobollo che raffigura Vittorio Emanuele III rivolto a destra; questo fatto gli porta una notorietà internazionale senza pari.
Nel 1909, visto l’impegno dell’artista e la sua indubbia fama, Vittorio Emanuele III lo nomina Senatore del Regno.
Si spegne nel 1929 a Francavilla al Mare, proprio nel luogo dove aveva passato i più proficui anni della sua carriera.
Quanto valgono i quadri di Michetti
I quadri di Michetti possono superare i 10.000 euro in valore a seconda delle dimensioni, delle tecniche e del periodo di realizzazione, per questo motivo è importante rivolgersi ad un consulente esperto che può aiutarvi a capire la giusta valutazione dell’opera. Antiquariato Europeo è pronto ad aiutarvi nell’acquisto e la vendita dei quadri attraverso il servizio di valutazione ed acquisto da privati. Per ottenere il parere di uno dei nostri esperti è sufficiente mandarci le foto dei quadri anche via whatsapp.